La notizia è apparsa inizialmente sul sito del CODACONS (coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori). Il comunicato del CODACONS riporta la decisione del Consiglio di Stato di accogliere l’appello presentato dallo stessa CODACONS e dalla FederSupporter, appello quest’ultimo presentato contro la sentenza del Tar del Lazio che, di fatto, respingeva il ricorso delle due organizzazioni contro la Tessera del Tifoso. Lo stesso Consiglio di Stato ora ordina al TAR del Lazio di “fissare una nuova udienza e discutere nel merito il ricorso presentato da CODACONS e FederSupporter, valutando quindi la sussistenza delle illegittimità denunciate dai due enti”. Infatti, secondo il Consiglio di Stato, la Tessera del Tifoso può essere di fatto considerata una pratica commerciale scorretta verso il tifoso che, per accedere ad un determinato settore dello stadio (ospiti), si trova costretto o comunque indotto nella decisione di sottoscrivere la tessera del tifoso, e quindi automaticamente “affiliato” suo malgrado ad un circuito bancario (ricordiamo che nella stragrande maggioranza dei casi la Tessera del Tifoso è una carta prepagata). Il tifoso, in altre parole, sottoscrive un contratto con un partner bancario non per libera scelta, ma bensì perché non può fare altro se vuole poter accedere ad un settore ospiti o se desidera acquistare l’abbonamento della propria squadra. Gli scenari a cui potrebbe portare la decisione del Consiglio di Stato non sono ancora ben definiti. Vi terremo aggiornati, vi informeremo sugli sviluppi della vicenda, sempre qui sul nostro sito. Sicuramente è un duro colpo per la Tessera del Tifoso, una vittoria per chi da tempo continua a sostenere che la Tessera del Tifoso è uno strumento di repressione nonché un dispositivo commerciale capace di ingrassare le tasche delle banche lucrando sulla passione dei tifosi di calcio. Finalmente inizia a sgretolarsi il muro di omertà che ha permesso a questo vergognoso provvedimento di sopravvivere fino ad oggi… Riportiamo di seguito il comunicato ufficiale del CODACONS:
TESSERA DEL TIFOSO: IL CONSIGLIO DI STATO ACCOGLIE IL RICORSO DI CODACONS E FEDERSUPPORTER!!
LA TESSERA E’ ILLEGITTIMA PER I GIUDICI DEL CDS.
PUO’ RAPPRESENTARE UNA PRATICA COMMERCIALE SCORRETTA.
ORA DOVRA’ NUOVAMENTE PRONUNCIARSI IL TAR DEL LAZIO.
Il Consiglio di Stato (Sez. VI, Pres. Giancarlo Coraggio, Rel. Giulio Castriota Scanderbeg) ha accolto l’appello presentato da CODACONS e FederSupporter contro la decisione del Tar del Lazio che nelle scorse settimane aveva respinto il ricorso avverso la “tessera del tifoso’ presentato dalle due organizzazioni. CODACONS e FederSupporter contestavano in particolare il fatto che per ottenere la tessera e, di conseguenza, abbonamenti e biglietti, i tifosi fossero costretti ad acquisire una carta di credito ricaricabile, circostanza che rischia di condizionare le scelte economiche dei tifosi/consumatori. Il Consiglio di Stato, accogliendo l’appello dei due enti, ha così motivato: “l’abbinamento inscindibile (e quindi non declinabile dall’utente) tra il rilascio della tessera di tifoso (istituita per finalità di prevenzione generale in funzione di una maggiore sicurezza negli stadi) e la sottoscrizione di un contratto con un partner bancario per il rilascio di una carta di credito prepagata potrebbe condizionare indebitamente (nella misura in cui si provi che l’uso della carta non sia funzionale ad assicurare le finalità proprie della tessera del tifoso) la libertà di scelta del tifoso-utente e potrebbe pertanto assumere i tratti di una pratica commerciale scorretta ai sensi del Codice del consumo; in tal senso depone il fatto che, per il tifoso, l’ottenimento della tessera appare condicio sine qua per poter essere ammesso, nelle giornate di trasferta della propria squadra, nel reparto dello stadio riservato agli ospiti, di guisa che appare verosimile che l’acquisizione di tale utilità potrebbe indurlo a compiere un’operazione commerciale (sottoscrizione della carta prepagata) che non avrebbe altrimenti compiuto”. Sulla base di tali motivazioni, i giudici del CdS ordinano al Tar del Lazio di fissare una nuova udienza e discutere nel merito il ricorso presentato da CODACONS e FederSupporter, valutando quindi la sussistenza delle illegittimità denunciate dai due enti.
Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori.
