12/05/2012
Ecco a voi l’ennesima messa in scena da parte delle autorità “in-competenti”.
In settimana decidiamo di organizzare il pullman per Castellammare di Stabia. Ogni tanto ci riproviamo, ogni tanto speriamo che rivivere una trasferta come piace a noi possa cancellare quest’annata maledetta all’insegna delle restrizioni e delle assurdità. Vogliamo condividere questo viaggio di 750km con chi per tutto il campionato è andato avanti a testa alta con il solo obiettivo di non lasciare sola la nostra maglia nei momenti bui come in quelli felici, anche a costo di guidare per migliaia di chilometri un’auto per raggiungere la tappa proposta dal calendario del campionato di serie B. Sappiamo già in partenza che viaggiare in pullman comporta il “rischio di essere intercettati”, già, perchè siamo talmente scomodi, in quanto non tesserati, che per “scovarci” si muovono tutti i più attenti funzionari d’Italia. Ci facciamo forti del fatto di avere acquistato i biglietti e dell’assenza di “precedenti” con la tifoseria della Juve Stabia… E invece ecco che a 50 km da Napoli arriva la telefonata dalla questura locale al nostro autista. Veniamo intimati di fermaci, cosa che avviene al casello di Castellammare…
Ad aspettarci al casello ci sono 2 camionette dei carabinieri ed altrettante della polizia, 3 volanti della polizia e 4 macchine della Digos, praticamente più forze dell’ordine che tifosi, veniamo scortati in un piazzale, identificati, ripresi con le telecamere, vengono controllati i biglietti che abbiamo acquistato per il settore distinti unitamente ai documenti d’identità… A questo punto si apre il summit tra i vari funzionari che devono decidere cosa fare di noi…
Ecco cosa siamo riusciti a capire mentre eravamo sul rovente piazzale: sia la società dello Juve Stabia, sia la Questura di Genova, hanno dato il via libera per il nostro accesso allo stadio. Quando sembra che il vento, per una volta, soffi nella nostra direzione, ecco la doccia fredda “niente da fare”. Ma non solo, non si accontentano del divieto, il “funzionario capo” sostiene che ci devono scortare fino a Napoli nord…i soliti ordini dall’alto… incredibile! Risaliamo sul pullman e lo stesso esercito che ci ha accolto ci scorta fuori città fino in autostrada.
Vorremmo che la gente comune ragionasse su quanto raccontato perché si tratta realmente di uno stato di polizia dove vengono violati diritti come la libertà di movimento e, come se non bastasse, a spese del cittadino italiano.
In settimana, tramite un comunicato, avevamo domandato un “segnale concreto”, che ci fosse dimostrato che non siamo gli unici capaci di usare il buon senso. (http://www.ultrastito.com/2012/05/iachini-dalla-parte-dei-tifosi.html).


