GIUSTIZIA PER PAOLO SCARONI

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GENOVA 17/01/2012 – Mura delle Grazie / Corso Aurelio Saffi

Domani, 18 gennaio 2013, a Verona avrà finalmente luogo il processo che vede alla sbarra sette appartenenti alle forze dell’ordine in seguito al violentissimo pestaggio di cui si resero autori ai danni di Paolo Scaroni, tifoso bresciano. La speranza che nutriamo è quella che, dopo tanti anni, venga fatta una volta e per tutte GIUSTIZIA. Per troppo tempo Paolo e chi gli è rimasto vicino hanno dovuto attendere questo processo, per troppo tempo dei teppisti in divisa sono rimasti impuniti. La Legge è uguale per tutti? Bene, domani vedremo… Concludiamo proponendovi una nuova lettera scritta dallo stesso Paolo nei giorni scorsi, della quale riportiamo uno stralcio significativo e che potrete scaricare in versione integrale tramite l’apposito link. Il nostro dovere è portarla alla vostra attenzione, il vostro è dedicargli un’attenta lettura.
Giustizia per Paolo!

“… Vi prego di concedermi lo spazio necessario per fare un appello non solo a tutti i bresciani presenti quel giorno a Verona che hanno rischiato proprio come me la loro vita, ma anche a tutti quei cittadini italiani convinti di non poter incappare in questo genere di disgrazie per il semplice fatto di non andare allo stadio. Purtroppo, la cronaca degli ultimi anni è piena di vicende simili alla mia che potrebbero smentire questa certezza. Storie anche più tragiche, accadute molto lontano dagli stadi; basti pensare a Federico Aldrovandi, un giovane ragazzo di Ferrara che di ritorno da una serata passata con gli amici è stato “intercettato” e fermato da una pattuglia, massacrato a suon di botte e infine assassinato. Il tutto a poche ore di distanza dall’aggressione da me subita. Come dimenticare poi Gabriele Sandri, giovane tifoso laziale assassinato lungo l’autostrada da un poliziotto trasformatosi in uno sceriffo giustiziere. E il mio elenco potrebbe continuare, ma non voglio rubarvi altro spazio. Ricordiamoci però che esiste una sola maniera per evitare altre tragedie come queste: massima responsabilizzazione e numeri di identificazione per tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine …”

La lettera di Paolo in versione integrale.