Mercoledì 11 Dicembre un articolo firmato da Gad Lerner è apparso, oltre che sul web, anche sul quotidiano La Repubblica (come lo stesso Gad Lerner afferma). L’articolo si intitola “Forconi a piazzale Loreto, “qui abbattiamo un altro regime”. (per leggere l’articolo clicca QUI).
E’ doverosa una premessa: noi siamo gli Ultras Tito Cucchiaroni, sopra ad ogni altra cosa viviamo per sostenere l’Unione Calcio Sampdoria. Lo facciamo per passione, senza doppi fini, liberamente come liberi siamo da giochi di interesse, potere o connotazioni politiche. Si, perché uno dei nostri vanti è quello di essere riusciti, negli anni, a tenere la politica fuori dal nostro stadio, lontano dalla nostra gradinata. Da noi funziona così: si tifa Sampdoria, se vuoi fare politica vai a farla nelle sedi opportune. Punto. Capirete quindi la nostra “sorpresa” nel leggere su La Repubblica, il seguente passaggio all’interno dell’articolo sopra citato: “Li unisce una rete tessuta silenziosamente da Forza Nuova e da altre sigle dell’estrema destra. Bastava leggere lo striscione di solidarietà con i sampdoriani cui la polizia aveva impedito di raggiungere Milano, esposto dalla curva nerazzurra di San Siro domenica 1 dicembre”.
La Repubblica risulta essere uno dei quotidiani più letti del paese. Quello che però proprio non riusciamo a comprendere è come sia possibile che, su un giornale di tale fama, possano essere pubblicate notizie così lontane dalle realtà. “Bastava leggere lo striscione di solidarietà con i sampdoriani cui la polizia aveva impedito di raggiungere Milano, esposto dalla curva nerazzurra di San Siro domenica 1 dicembre”. Noi che siamo ultras e non raffinati giornalisti come il signor Lerner, tra le nostre abitudini abbiamo quella di credere che non sta a noi farci interpreti del pensiero altrui. Tuttavia, per avere qualche anno di curva sulle spalle, crediamo di non sbagliare ritenendo lo striscione apparso in Curva Nord – che abbiamo apprezzato e per il quale ringraziamo – non essere legato alla partita tra Inter e Sampdoria ma ad altri fatti che ci hanno visti penalizzati per aver tentato di esercitare il nostro diritto di libera circolazione sul territorio nazionale e di poter assistere, liberi cittadini, ad una partita di calcio non venendo discriminati in quanto tifosi provenienti dalla città della squadra ospitata (discriminazione territoriale?) e per aver rifiutato di sottoscrivere un provvedimento intorno al quale tanti dubbi sono stati sollevati (e non solo da noi) e l’efficacia del quale è sotto gli occhi di tutti ossia la Tessera del Tifoso.
Voi ora vi chiederete cosa c’entrano Forza Nuova e l’estrema destra? Assolutamente nulla! Noi invece ci domandiamo come sia possibile che, al giorno d’oggi, possano essere pubblicate notizie totalmente prive di fondamento. Il Sig. Lerner dove ha trovato tali informazioni? Su cosa si basano le sue teorie? Se mai i ragazzi del nostro gruppo fossero partiti per andare a Milano, sarebbe stato per vedere la nostra squadra. Ma questo evidentemente il Sig. Lerner non lo sa, e ci meraviglia il fatto che nessuno, all’interno della redazione de La Repubblica, esegua delle verifiche o quanto meno controlli il contenuto e la veridicità di ciò che viene pubblicato.
Cogliamo l’occasione per portare anche un altro esempio di “mala-informazione” divulgata di recente da La Repubblica. L’articolo in questo caso si intitola “I giocatori sottomessi agli ultras: Lazio, Milan, Samp, Nocerina e così via. Ma a nessuno interessa…” scritto da Fabrizio Bocca e pubblicato online il 3 Dicembre. (per leggere l’articolo clicca QUI) Veniamo menzionati anche in questo caso. Ecco cosa scrive il Sig. Bocca:
Sampdoria
I tifosi del gruppo ultras Tito Cucchiaroni dopo la sconfitta per 3-0 nel derby contro il Genoa in settembre si recano a Bogliasco e di persona consegnano al tecnico Delio Rossi e alla squadra una lettera in cui si dice che la squadra “è un branco di cadaveri in campo”. Delio Rossi due settimane fa è stato esonerato.
Eviteremo di raccontarvi cosa significa per noi sostenere la Sampdoria, o descrivervi il profondo rispetto e amore che proviamo per i nostri colori. Vi proponiamo solo l’ultimo spezzone della lettera in questione, che potete leggere per intero anche QUI:
“Infine invitiamo la tifoseria tutta a compattarsi attorno ad un ambiente in evidente difficoltà e in un momento delicatissimo. Il derby perso è un campanello d’allarme, non un gong che sancisce un k.o. Chiudiamo in fretta questo capitolo, che non diventi una spirale, che resti un episodio, per quanto vergognoso. L’obiettivo è restare in A, perciò facciamo quello che sappiamo fare meglio: sosteniamola, aiutiamola, soffriamo con lei, come succede nei più grandi amori. Perché in definitiva la Sampdoria è questo per noi: un unico folle amore”
E pensare che l’articolo del Sig. Bocca è intitolato “I giocatori sottomessi agli ultras”…
Concludiamo con la speranza che, in futuro, La Repubblica si distingua non per articoli falsi ed infondati come quelli che vi abbiamo segnalato, ma per un giornalismo se non altro basato su fatti attendibili e dimostrabili. Siamo degli illusi?
Ultras Tito Cucchiaroni
