Abbiamo ricevuto una mail da un ragazzo di nome Giancarlo.
Parole che fanno riflettere.
Ci è sembrato giusto condividerla con tutti voi, che siate di “questa” schiera oppure no.
“Non saper da dove iniziare è angosciante più che avere un brutto argomento da trattare ma con un capo ed una coda…
Italia 2015 un vero declino che tocca tutte le corde di una chitarra mai accordata, uno stivale che affonda in un Mediterraneo già pieno di naviganti disperati, un’Italia che vomita giornalmente corrotti e corruttori, trucchi, trucchetti e truccatori, odore di concime e mafia da associare a questa o quella città, senza distinzioni di latitudine o longitudine… un Italia che ti basta aprire un quotidiano per capire di
essere nati nel posto sbagliato al momento sbagliato tra dimissioni di sindaci, opere incompiute, sperpero pubblico, malasanità, intercettazioni, video accuse, e chi più ne ha più ne metta!
L’Italia di oggi è questa, con i benpensanti che restano ben ancorati alle loro poltrone davanti alle loro amate televisioni pronti ad accusare questo o quello senza di fatto far nulla se non aver contribuito, per questioni di puro interesse personale, alla demolizione a suon di voti del nostro “bel” paese, bello solo a vedersi, ma neanche più tanto di questo passo…
Davanti a tutto questo l’italiano non ha manco più la possibilità dello sfogo domenicale, non ha più neanche il calmante dei propri colori e della valvola di aggregazione sociale fatta di emozioni, sofferenze e gioie condivise con altri; l’italiano oggi è costretto alle televisioni, omologato al proprio salotto, al proprio frigo e alla propria casa. Già…hanno inventato tornelli, steward, blocchi alle vendite ticket, orari impossibili, prezzi inconcepibili ed addirittura multe in caso di errato
posizionamento all’interno dell’impianto (vedi Roma); ci hanno venduto l’intero pacchetto facendolo passare per un miglioramento della sicurezza, così come queste fantomatiche tessere del tifoso… dovevano offrire una moltitudine di vantaggi ma di fatto hanno consentito solo una schedatura globale. Il risultato di tutto questo è solo desolazione e deserto, un deserto che oggi rimbomba più forte di stadi straripanti e colorati… oggi l’Italia del 2015 è quella dei controlli della Guardia di Finanza nelle sedi di società calcistiche che ieri si salvavano per decreti spalma-debiti, fidejussioni, etc… ed oggi utilizzano i diritti televisivi per sanare bilanci malmessi, società che si salvano grazie a tutti quei benpensanti di cui parlavo poco sopra, quei benpensanti che sono ancora convinti che non andare al campo sportivo sia veramente la soluzione ai problemi del calcio malato di oggi …”non gli do un euro a quelli li !!! me la guardo in televisione io !!! non ci metto più piede…”
Perché parlare di calcio in un momento in cui l’Italia versa in questa situazione? Perché non farlo? Perché ci avete tolto tutto, ci avevate lasciato poco e niente, ora solo niente… ci siamo stufati e vi condanniamo, non toglieteci oltre perché l’italiano che sta alla televisione non siamo noi ricordatevelo!”
Giancarlo
