Spenta la cagnara mediatica, in alcuni casi largamente prevedibile e prevista, crediamo che della conferenza di mercoledì 6 aprile presso la sala stampa del senato restino le proposte. Quelle che qualche benpensante ha fatto finta di non capire, ha distorto ,ma che sono invece forti e chiare:
PROPOSTA DI LEGGE volta a modificare alcuni principi INCOSTITUZIONALI presenti nell’attuale normativa (non chiediamo ne abbiamo mai chiesto impunità , favori o agevolazioni , paghiamo quando dobbiamo pagare, solo chiediamo di non pagare due volte lo stesso reato) faranno il loro iter, quello previsto per qualsiasi proposta di legge: deposizione in senato (già fatta), raccolta delle firme di politici (iniziata), nell’attesa che possa avere una discussione parlamentare. Di questo non ci occuperemo direttamente, non essendo nelle nostre competenze, ci penseranno quei politici che, firmandola, si sono sostanzialmente fatti promotori della proposta presentata dai nostri legali.
Ci occuperemo invece di quei temi non disciplinati da vere e proprie leggi ma da determinazioni e disposizioni “interne” al mondo del calcio (il famoso osservatorio).
-TESSERA DEL TIFOSO FACOLTATIVA. Un tema semplice. Ormai la tessera è diventata un fossile, che nessuno ha ancora avuto il coraggio di trattare come tale. Renderla facoltativa ripristinerebbe una libertà di opinione in questo momento gravemente compromessa, eliminando una burocrazia che ha allontanato e continua ad allontanare tanti. Per inciso, il controllo su eventuali e così temute violazioni del daspo, è già ampiamente garantito dalla nominalità del biglietto dello stadio
-LIBERO ACCESSO DEGLI STRUMENTI DI TIFO. Il sale dello spettacolo, il tema preferito da TV e giornali nelle rassegne fotografiche, dalla serie A ai dilettanti. Oggi gravemente danneggiato da procedure insensate, illogiche, di autorizzazioni preventive. Il tifo è libertà di espressione, fantasia. Questo non significa striscioni offensivi, armi dentro le curve o altro. Significa colore, passione. Quello che oggi manca così visibilmente nei nostri stadi.
Proposte serie, concrete, attuabili fin da subito, che porteremo all’attenzione di chi finalmente avrà il coraggio di guardare la triste realtà del calcio italiano e vorrà lavorare concretamente per invertire la situazione.
Ultras Tito Cucchiaroni
